domenica 21 aprile 2024

Il Castello Fuori dal Tempo

 

Data di gioco: 9 Eirmont [11] 1002 DI - 11 Yarthmont [5] 1003 DI

Data reale: Marzo 2012 - Ottobre 2012

Fonte: creazione del GM

Formazioni: 6.1

Antefatto: il duca Stefano, per ringraziarlo dei molteplici servigi resi, assegna come possedimento a Massimo il forte Koriszegy e le terre intorno. Conscio dell’inquietante fama dell’edificio, il paladino si reca dal principe per chiedergli aiuto nel liberarlo. Aleksiev, tuttavia, ha altre intenzioni. Il volumetto caduto da quell’apprendista vagante qualche giorno prima non era nientemeno che un diario del giovane Mekrital. Aleksiev, dopo averlo febbrilmente letto da copertina a copertina, crede di avere abbastanza indizi per trovare il vecchio laboratorio dell’illusionista, che, sorpresa delle sorprese, pare sia alle Cinque Contee. Cogliendo la palla al balzo della richiesta dell’amico, Aleksiev gli propone di accompagnarlo nella terra dei mezzuomini, lui in cambio lo aiuterà, come da sua richiesta, al ritorno. A stretto giro vengono coinvolti tutti gli altri. Frollo è diffidente dell’interesse del principe per le contee ma non se la sente di farsi sfuggire un’altra occasione per visitarle; Dwalic li seguirà perché glielo intima la profezia; Florin non dice mai di no ad un bel viaggio. Mancherà tuttavia padre Martius. Degli impegni improrogabili della chiesa lo trattengono.

Motivazione: per Aleksiev, cercare il laboratorio del giovane Mekrital; per Massimo, uno scambio di favori con un amico; per tutti gli altri, locura in mezzo agli halfling.

Svolgimento: l’inizio di questa avventura segna una variazione nella gestione dei giocatori. Già da qualche tempo, avendo cambiato città, stavamo sperimentando il gioco a distanza col giocatore di Martius. La resa non era proprio il massimo della vita. Le voci degli altri giocatori intorno al tavolo gli arrivavano confuse se a malapena si sovrapponevano, il suo volume sembrava non essere mai sufficiente e quando parlava non riceveva proprio il nostro parlato. Cosa che gli permetteva di lanciarsi in lunghi monologhi indisturbato per la “gioia” degli altri giocatori. Quindi, per alleggerire la nuova situazione, avevo ideato lo stratagemma dell’arma parlante. Ecco perciò Martius che non si unisce alle scorribande del gruppo chiamato ad altri impegni e il bardo Florin scopre che il suo nuovo stocco, quello donato da Scintilla, è in grado di parlare. La formazione passa alla 6.1.

Con questo assetto il gruppo lascia Specularum in nave alla volta di Shireton, la capitale delle Cinque Contee. La vivace città offre svago e colore ai personaggi per un paio di giorni - soprattutto a Florin, che si lascia trascinare in una notte di bagordi indimenticabile - giusto il tempo per Aleksiev di rintracciare il paese nominato nel diario di Mekrital: Fogliardente. A questo punto non ricordo bene, ma mi pare chiaro che Aleksiev abbia scoperto le carte e detto agli altri il vero motivo del viaggio. Il viaggio verso il paese è tranquillo e Fogliardente non è di meno bucolico e accogliente del resto delle contee halfling. Aleksiev indaga un po’ alla locale locanda del Mago Bianco, scoprendo che è pieno di avventori maghi e il padre del proprietario, si ricorda benissimo un umano che corrisponde alla descrizione dell’illusionista thyatiano. Purtroppo, nessuno sa dove fosse di casa. Sembrano aver raggiunto un vicolo cieco. I personaggi stanno valutando di esplorare i dintorni palmo a palmo, quando li avvicina un losco umano, che dice di aver sentito ciò che cercano e di poterceli portare previo pagamento. Decidono di accettare la proposta del tizio e il giorno successivo insieme a lui partono. Non devono muoversi di molto, il laboratorio si trova qualche miglio fuori il paese, protetto da un incantesimo distorci percezioni come quello che grava su Gereth Minar. Superato l’incantesimo, grazie ad una corda tesa in precedenza dal figuro, da seguire senza mai distogliere lo sguardo, eccoli di fronte all’antico laboratorio di Mekrital: un cottage a due piani dall’aspetto solido ma che tradisce il lungo abbandono. Senza perdere ulteriore tempo, Aleksiev paga il tizio e gli dà un bonus se promette di tenere la bocca chiusa e procurargli un carro, poi tutti iniziano ad esplorare l’edificio. Non ci vuole molto per trovare, dietro qualche altra illusione protettiva, il laboratorio vero e proprio nel piano interrato. Il principe comincia a riempirsi la borsa dei tomi presenti, ma la curiosità degli altri è attratta da un’ulteriore porta, al di là della quale sembra essere una normalissima stanza da letto con un’altra uscita. Una volta entrati, il nano Dwalic, tramite la sua connaturata sensibilità nanesca, ha una stranza sensazione: se prima erano sottoterra, adesso sono qualche decina di metri da suolo. Non fa in tempo a finire di comunicare ciò, che la porta, che da questo lato sembra in tutto e per tutto un armadio, esplode in una nube di fiamme, al cui centro risulta visibile per un brevissimo istante il tizio losco con la faccia letteralmente deformata da un ghigno malefico.

Ormai bloccati, al gruppo non rimane che proseguire con l’esplorazione. La prima cosa che salta adesso all’occhio, è che la stanza ha anche una finestra. L’unica cosa visibile, però, è una strana barriera energetica violacea ad un paio di metri che saggiamente preferiscono non toccare. Fuori dall’unica porta rimasta c’è un ampio corridoio. Sembra di stare in tutto e per tutto in un grande palazzo. Dopo qualche minuto, finalmente incontrano qualcuno, ma è uno zombie. Abbattuto il mostro, deducono dalle sue fattezze e dal vestiario che si tratti di un alphatiano. Continuano ad incontrare zombie mano a mano che procedono, fino ad arrivare ad una grossa stanza dove un grande numero di non morti si accalca contro qualcosa di non ben definito al centro. Dopo una rapida piazza pulita dei non morti, si scoprono una mezza dozzina di giovani ragazzi dietro un campo di forza. I giovani indossano le stesse vesti degli zombi e sono chiaramente alphatiani. Superata l’iniziale diffidenza, il gruppo riesce a parlargli, riuscendo a fare un po’ di luce su dove sono finiti.

La struttura dove si trovano è il castello di Grayfille, e sì, si trovano effettivamente in pieno territorio dell’impero alphatiano, a decine di miglia di distanza dal più vicino centro abitato. Castel Grayfille viene usato come una specie di accademia e laboratorio dall’omonima nobile famiglia per studiare la magia senza interferenze esterne. Malgrado ciò, degli estranei, non si sa come e non si sa perché, si sono introdotti nel castello e hanno, evidentemente, cominciato ad uccidere e tramutare in zombi chiunque si trovasse di fronte. Gli intrusi non sono tuttavia riusciti ad impedire che scattasse l'incantesimo di protezione d’emergenza del castello (la barriera viola). I giovani, degli apprendisti, sono riusciti a salvarsi unicamente lanciando il campo di forza da una pergamena e ora ne sono intrappolati fino al termine dell’incantesimo. Cosa gli intrusi cerchino non è dato sapere. Forse l’accesso al laboratorio principale, ma gli unici in grado di oltrepassare tutte le protezioni sono l’assente lord del castello e il suo Primo Assistente Makrel.

Con queste informazioni, il gruppo si muove come un sol uomo al piano terra, pensando di chiudere velocemente la questione ed invece trovandolo infestato da massicci golem di pietra. Successivamente trafugano un armadietto di liquori e forse anche in preda all’ebbrezza, provano ad accedere al laboratorio dal piano superiore sfruttando i poteri geomantici di Dwalic. Purtroppo questo tentativo s’infrange contro le imponenti difese magiche della stanza. Dopo aver subito un agguato da inquietanti esseri d’ombra dalla foggia demoniaca, Aleksiev decide di mettere i suoi compagni al corrente di tutta la storia dietro al diario di Mekrital: il rapporto sentimentale del mago con la misteriosa Gelatina, il ruolo che aveva 40 anni fa ella come Primo Assistente in quello che è probabilmente lo stesso castello in cui si trovano e gli avvenimenti poco chiari successivi.

Convinti quindi a seguire questa pista, tornano di nuovo dagli apprendisti, chiedendogli dove poter trovare dei registri. I ragazzi li indirizzano verso la biblioteca principale e lì, il gruppo, trova un ulteriore sorpresa. La stanza è gremita di una cinquantina di zombi in adorazione di un uomo assiso su un trono improvvisato accatastando la mobilia della biblioteca. Il “capo degli zombi” indossa vesti simili a quelle degli apprendisti ma con fregi aggiuntivi e ordina immediatamente agli zombi di attaccare. Lo scontro volge rapidamente a favore del gruppo che, grazie anche ad una combo casuale, riesce a bloccare il capo, il quale si rivela essere nient’altro che Makrel, il Primo Assistente, controllato mentalmente dagli intrusi.

Rinsavito il Primo Assistente, i PG riescono ad ottenere da lui altre risposte. Purtroppo non sa nulla riguardo gli intrusi, essendo stato colto nel sonno, mentre dei precedenti Primi Assistenti, ricorda una storia di uno di loro scomparso anni fa, ma la considerava una sorta di leggenda per spaventare chi fosse troppo ficcanaso. Racconta che il lord attuale non bada molto alle ricerche del castello, a differenza del padre, che però scomparve anche lui durante un esperimento magico tre anni prima. Sul resto, come la natura di questi esperimenti e ricerche, Makrel non si sbottona, non fidandosi dei PG. Però conosce un modo per neutralizzare i golem: un turibolo incantato tempo addietro per un altro esperimento. Invita quindi i PG a recuperarlo, mentre lui rimane ad incantare il carbone per farlo funzionare correttamente.

Il compito viene risolto in breve tempo, pur dovendo passare attraverso un ulteriore scontro con i demoni composti d’ombra. Il turibolo viene alimentato e i golem come previsto si bloccano, permettendo ai nostri eroi di scendere finalmente al piano terra e a Makrel di cominciare a sciogliere una ad una le difese del laboratorio principale. Due golem, però, sono sfuggiti all’effetto bloccante e corrono incontro al gruppo. Fortunatamente, la presenza di spirito del nano li blocca con un muro di ferro e, finalmente, riescono ad accedere al misterioso laboratorio.

Dinnanzi a loro si staglia uno spettacolo inquientante. Il laboratorio è un ampio ambiente ricolmo di oggetti e strumenti necessari alla ricerca magica, ma la sua parte centrale è completamente occupata da un bizzarro dispositivo circondato da quelli che, mancante una migliore descrizione, non possono che essere definiti dei cultisti, impegnati a recitare una cantilena dal suono blasfemo. Al centro del dispositivo, avvolto da una fluida energia celeste, Wazor, l’infido sacerdote (sì, qui era sicuramente un chierico) di Alphaks già incontrato in passato.

Subito Makrel viene messo fuori combattimento da un attacco psichico proveniente dai cultisti, mentre Wazor con tutta calma si diletta a deridere i PG. Gli rivela che lui è lì per compiere una grande missione per conto del suo immortale e che ormai non possono più fermarlo. Il dispositivo è già in azione e le sue protezioni arcane lo rendono invulnerabile a qualunque cosa possano inventarsi. Una volta terminata l’attivazione, lui sarà altrove e il castello si disintegrerà senza lasciare traccia. Solo il lord e il Primo Assistente avrebbero potuto fermare il dispositivo, ma Makrel non può più aiutarli. Il loro coinvolgimento in questa storia, che inevitabilmente li porterà alla morte senza possibilità di recupero, è un favore fatto a dei suoi sodali, sempre al servizio del suo signore immortale.

Malgrado questa sentenza apparentemente ineluttabile, il gruppo entra in azione, ingaggiando i cultisti, vedendo di riuscire a far rivenire Makrel, o provando a danneggiare il dispositivo. Florin, trova quella che sembra una console di comando, fatta di gemme, cristalli e simboli runici. Tutto troppo complicato e sconosciuto per capirne qualcosa anche solo istintivamente. Quand’ecco che Occhio del Vortice, il suo fido stocco parlante col quale stava ancora prendendo confidenza, gli suggerisce precise istruzioni. Il bardo, non avendo nulla da perdere, inserisce la sequenza sulla console. E’ un attimo. Il ronzio del dispositivo cambia tonalità e comincia ad affievolirsi, mentre la corazza energetica di Wazor si increspa di fulmini. Il sacerdote di Alphaks fa in tempo a chiedersi incredulo come tutto ciò sia possibile che la sua voce viene stirata in un terrificante urlo di dolore mentre la luce con un ultimo lampo lo inghiotte. Florin, ancora incredulo, chiede ad Occhio del Vortice come facesse a conoscere l’esatta sequenza. Lo stocco risponde semplicemente che se lo ricordava, anche se non saprebbe dire dove e quando lo ha imparato. Mentre rimugina su tutto ciò, il bardo non può fare a meno di notare che nelle incisioni nel muro dietro la console è incastonata una pietra che sembra in tutto e per tutto identica a quella nell’elsa di Occhio del Vortice…

Raccolti i cocci e recuperato Makrel, ai PG non rimane che attendere che la barriera protettiva del castello, ora che non ci sono più minacce, cessi per poter tornare a Karameikos. Così avviene poco dopo. Fuori dal castello, il gruppo fa la conoscenza con Ivandar il lord del castello, con le forze della propria casata che aveva raccolto nel caso la situazione fosse stata irrecuperabile. Ivandar non mostra di essere particolarmente grato a questi estranei e si mantiene comunque evasivo su che tipo di ricerche si compiessero al castello. Per toglierseli di torno, spazientito, gli ricorda che forse c’è qualcuno a casa che li aspetta con preoccupazione, visto il tempo che è passato. Perché la barriera protettiva rallenta il tempo al suo interno, per permettere a chi è fuori di prepararsi ad ogni evenienza. Perciò, se per loro all’interno è passato a malapena un giorno, fuori, sono passati 6 mesi!

Con questa sorprendente rivelazione e con un misto di bestemmie e maledizioni, si teletrasportano a Specularum.

lunedì 12 febbraio 2024

Mystara News: Autunno 1005DI

 

Brucia la flotta volante alphatiana

La caccia agli uomini responsabili dei roghi ai templi di Asterius della passata stagione ha avuto un risvolto drammatico. Dopo settimane di ricerche, i colpevoli erano stati individuati in un gruppo di mercenari glantriani e braccati per settimane nei territori imperiali. I criminali, sfuggiti per un pelo più di una volta alla cattura, erano stati infine accerchiati in un edificio di Aasla, nei pressi del porto della città. La guardia cittadina era pronta ad entrare nell’edificio, anche con supporto arcano, quando una delegazione della locale congrega di Asterius ha chiesto di parlamentare con i mercenari. E’ stato in quel momento, sfruttando la presenza dei sacerdoti, che i glantriani sono riusciti a forzare l’accerchiamento e compiere una disperata fuga verso i moli. Ciò che è accaduto successivamente è ancora poco chiaro e sotto indagine dai magistrati imperiali. Sembra che i mercenari si siano impadroniti di una nave volante e abbiano incendiato altre imbarcazioni per coprirsi la fuga. Il fuoco si è presto esteso ad altre imbarcazioni, ai moli e ai magazzini, fino a giungere alla darsena militare. Testimoni oculari riportano di aver visto elementali del fuoco di varie dimensioni all’opera, dando sostanza all’ipotesi di intervento magico e quindi ad un attacco organizzato piuttosto che ad un semplice incidente. Non è chiaro se i colpevoli siano riusciti a fuggire o abbiano perso anche loro la vita nell’incendio.

Le fiamme sono durate per tutta la notte prima che il corpo degli idromanti urbani riuscisse a domarle, colpendo anche i quartieri limitrofi al porto. Il bollettino dei danni è disastroso: centinaia di morti e feriti e la distruzione della principale flotta volante imperiale e di tutte le strutture militari e civili portuali. 

Riappare il pirata Turner Mozzadita

Alcune imbarcazioni mercantili hanno riportato di essere state abbordate e depredate dalla ciurma del famigerato capitano pirata Turner Mozzadita.

Turner era scomparso dal Mare del Terrore poco più di 4 anni fa, dopo che per almeno un decennio aveva terrorizzato e dominato i mari da Sind all’Isola dell’Alba, al punto da essere considerato il più potente tra i cosiddetti baroni dei pirati. Le marine dei vari regni erano giunte alla conclusione che il pirata si fosse ritirato a godersi le sue ricchezze o fosse rimasto vittima di un regolamento di conti con qualche altro prominente pirata.

Il ritorno della Saetta Blu, la nave di Turner, nei mari del Mondo Conosciuto pone inquietanti interrogativi per il tempo a venire. Cosa ne è stato del pirata fino ad ora? Si prepara una guerra tra pirati nel mare del Terrore? Ci saranno ripercussioni per il commercio marittimo?

Blitz contro le società segrete ad Ochalea

Le guardie della guarnigione di Beitung hanno compiuto un'eccezionale retata contro vari covi di cospiratori. La diffusione di società e fazioni che agiscono illegalmente in segretezza con l’intenzione di minare l’ordine costituito è storicamente uno dei grandi problemi del granducato insulare. Molte di queste organizzazioni criminali hanno origine in culti di immortali entropici o puntano a influenzare la vita politica di Ochalea tramite il ricatto, l’intimidazione e l’assassinio. Con grande sorpresa dei magistrati imperiali è stata identificata una nuova organizzazione nel cui covo sono stati rinvenuti audaci piani che prevedevano l’omicidio del senatore Chong Li-Yi, membri del suo entourage e altri nobili minori. Gli uomini arrestati hanno resistito fino alla morte e i successivi tentativi di interrogare le salme sono risultati infruttuosi. Unico indizio: tutti possedevano un tatuaggio di un fiore rosso.

Misterioso ritrovamento a La Soglia

La vivace cittadina nel nord di Karameikos è un’altra volta sconvolta da un avvenimento bizzarro, a soli pochi mesi dall’apparizione di una specie di drago durante un incendio nella parte vecchia. Alcuni pescatori hanno trovato nelle loro reti invece dei soliti lavarelli o di qualche altra delizia lacustre, quattro corpi senza vita. Le caratteristiche insolite delle salme ha permesso alla guardia cittadina di risalire con una certa approssimazione all’identità dei deceduti. Sembra si tratti di un gruppetto di mercanti hattiani dell’impero di Thyatis che si erano stabiliti in città con l’intenzione di aprire una base commerciale per la loro casata. Ignoto il movente del multiplo omicidio, anche se si ritiene probabile che possa essere stato un tentativo di rapina andato a male.

venerdì 30 giugno 2023

Mystara News: Estate 1005DI


Ancora incidenti e tensioni tra Glantri e Alphatia

Un maniero nel principato del Klantyre a Glantri è stato completamente distrutto da un feroce attacco da parte di elementali dell'aria. Nell'attacco hanno perso la vita il signore del possedimento con tutta la sua famiglia e parte della sua corte. Quello che a prima vista sembrava un incidente grave, ma non impossibile nei principati, è diventato questione di prim'ordine quanto si è scoperto che il nobile era il diplomatico rimasto coinvolto nella strage a Sundsvall e poi fuggito. 

Il consiglio dei principi ha condannato l'evento, parlando di probabile azione ritorsiva alphatiana, senza accusare direttamente l'impero. Da parte loro, gli alphatiani non hanno risposto. La situazione sembrava avviata a stemperarsi, quando è intervenuto l'imperatore Thincol in persona, dichiarando che Thyatis biasima gli arroganti tentativi alphatiani di proiettare la propria influenza e che, dovesse ripetersi, non resterà a guardare.


Nuovi Equilibri a ovest

La situazione sembra essere tornata stabile nel regno di Sind. Benché ancora in buona parte occupato dalle forze di Hule, un nuovo Marajah è stato incoronato: Kirtan Ul Nervi, fratello minore del precedente marajah, di cui si sono perse le tracce. Il nuovo Marajah aveva già preso il posto del fratello subito dopo l'invasione da parte della teocrazia di Hule. Con questa cerimonia il passaggio è stato reso ufficiale con il suggello dei rajah dei singoli mumlyket - compresi coloro non occupati da forze straniere - che durante il ricevimento hanno giurato fedeltà al nuovo signore. Presente alla cerimonia anche Alrethus, il portavoce del Sovrano di Hule. 

Kirtan Ul Nervi, davanti all''enorme folla che si era assembrata davanti al Gran Palazzo di Sayr Ulan, ha pronunciato un discorso di speranza e di riscossa per il regno, grazie anche ai nuovi amici huleani. Ha altresì teso la mano ai jaibuliti, dicendo che con la fine dei maghi neri, è il momento di fare tornare Sind un unico grande regno.

Un appello che per il momento non ha suscitato reazioni nel rajahstan ribelle. Dopo varie settimane di discussioni è entrato in funzione il nuovo governo, dichiarato provvisorio dagli stessi proponenti. Un'assemblea permanente di rappresentanti delle caste vaglierà le azioni di un consiglio interno e di un reggente. Il primo reggente del nuovo corso di Jaibul è stata nominata, senza molte sorprese, Timingila Uma, la leader della resistenza.


Corsa alle Terre Selvagge Settentrionali

Una fazione degli Alti Signori di Wendar ha lanciato una campagna per occupare le roccaforti abbandonate nelle Terre Selvagge Settentrionali. Questa iniziativa è partita mentre i lavori per la ricostruzione dell'antica città di Amoleth, che aveva fatto tanto clamore lo scorso anno, è ancora in corso. La mossa è stata considerata il segno di una lotta di potere in seno agli Alti Signori che fino ad ora si erano dimostrati compatti nello sfidare gli ordini del Re. Dalla corte di Gylharen non sono arrivati ordini ma solo un monito come questa fame di terre e onori stiano mettendo in pericolo l'unità del regno, esponendolo alle macchinazioni dei suoi nemici più abietti.


Templi di Asterius in fiamme

Nelle ultime settimane la chiesa di Asterius ad Alphatia è stata colpita da incendi dolosi che hanno danneggiato o distrutto numerosi dei templi del culto. Mentre l'Alto Sacerdote della congrega alphatiana ha invitato alla prudenza, le autorità imperiali si sono subito lanciate in una strenua caccia ai responsabili. Particolare attenzione è stata posta alla comunità straniera, vista come potenziale riparo per agenti provocatori di regni avversari. Il principe Zandor in persona ha detto che è ora che l'impero torni a farsi rispettare e ha annunciato che per i colpevoli saranno previste pene esemplari.


sabato 17 giugno 2023

Mystara News: Primavera 1005DI


Rovesciato il regime dei maghi neri

In uno sviluppo impensabile fino a qualche anno fa, il regime dei maghi neri di Jaibul è giunto al termine. La resistenza ha preso possesso del palazzo del rajah al termine della Marcia degli Intoccabili, come è stata chiamato il vasto corteo che la leader dei ribelli Timingila Uma ha condotto per i villaggi del paese prima del trionfale ingresso nella capitale. La Marcia degli Intoccabili è stato il culmine di una campagna proseguita dopo il riuscito attentato al rajah nero e che ha visto la resistenza guadagnare sempre di più l'appoggio della popolazione. I settori lealisti del rajhastan hanno tentato di opporsi, ma il sostegno dei resistenti aveva ormai raggiunto un punto critico, che si è esplicitato con il rifiuto dell'esercito di fermare la marcia.

Sacche di opposizione sono ancora presenti nel regno, ma i maghi neri e i loro lealisti sembrano si siano dati per la maggior parte alla fuga.

Timingila Uma ha già convocato un adunanza di tutte le fazioni jaibulite per contrattare una nuova forma di governo con la mediazione del Corpo Diplomatico Darokiniano.


Il Sovrano conquista Sind


Le forze del regno teocratico di Hule hanno sottomesso buona parte del territorio sindiano a seguito di un formidabile attacco a sorpresa. Gli huleani hanno raggiunto ed espugnato la capitale in poco meno di una decina di giorni e stanno procedendo a prendere il controllo del resto del paese con minore rapidità. Non ci sono notizie da quale sia il fato del marajah Chandra Ul Nervi e della sua famiglia. Il portavoce del Sovrano di Hule, Alrethus ha reso noto che l'invasione è stata resa necessaria per mettere fine ad un regime ingiusto che sfruttava la sofferenza della propria popolazione e che è desiderio di Hule che Sind torni presto in capaci mani sindiane.

Testimoni oculari dell'avanzata degli huleani riportano che le numerose bande a cavallo sono apparse a sorpresa provenienti dalla Piana di Fuoco, anticipati da una grande bufera di sabbia che li nasconde senza apparentemente ostacolarli in nessun modo. Anche per questo, il misterioso leader degli huleani è conosciuto ora dagli abitanti di Sind come il Sovrano dei nomadi del deserto.


Eccezionale evasione a Sundsvall


Il diplomatico glantriano considerato unico responsabile della strage arcana avvenuta il passato inverno è evaso dalle prigioni imperiali nella capitale alphatiana. Il diplomatico era stato condannato alla pena capitale dopo lunghe traversie che hanno visto giungere severi ammonimenti da parte dei principati di Glantri nonché lo scetticismo del padre dell'imperatrice, Tylion IV, incaricato di fare luce sugli avvenimenti. 

Il diplomatico sarebbe stato fatto evadere da una terza parte sconosciuta, o così quantomeno si desume, poiché i principati negano qualunque coinvolgimento. 


Predoni ostlandesi nel mare orientale dell'Alba 


Numerosi villaggi della costa di Dunadale, nell'area nord orientale dell'Isola dell'Alba, sono stati vittima delle incursioni dei predoni nordici. Gli ostlandesi, com'è noto, arrivano a bordo di veloci navi lunghe per razziare e depredare il possibile. Sono state riportate anche azioni di pirateria in mare, anche più a nord, nel mare alphatiano. 

Solitamente i vichinghi ostlandesi mantengono le loro attività nei mari a occidente nell'isola dell'Alba. È ignota la motivazione dietro questo cambio di attività, anche se l'informale alleanza con l'impero di Thyatis potrebbe avere un ruolo

domenica 11 giugno 2023

Mystara News: Inverno 1004DI

Lotta per il potere a Jaibul

Le tensioni accumulate negli ultimi mesi tra i governanti del lontano rajhastan e la resistenza che gli si oppone si sono sciolte in una drammatica notte nella capitale del paese.

Già si era avvertito un innalzamento del livello dello scontro durante l'autunno, quando la battaglia tra le due fazioni si era spostata nei mari avanti al regno con molteplici rovesciamenti di fronte. Livello che si è trovato ulteriormente alzato con l'apparizione di una galea da guerra, dall'origine ignota, sotto il comando dei resistenti. Il consiglio dei maghi neri, spostando forze e risorse lato marittimo, memori anche del raid al porto, sono stati invece colpiti di sorpresa al palazzo del Rajah. Le modalità su come sia avvenuto l'attacco sono ancora sconosciute. La corte di Jaibul ha mantenuto il più stretto riserbo anche sui risultati, ma indiscrezioni raccontano che possa essere stato colpito il Rajah Nero stesso. Fosse questo il caso si preannuncia una dura battaglia per la successione in un momento di gran difficoltà. 


Un nuovo faraone a Thothia

Ramenhotep XXIV è asceso al trono del regno di Thothia, provincia dell’Impero Alphatiano. Il nuovo faraone, come chiama il re la singolare cultura della regione, è il figlio primogenito del sovrano precedente. Il padre è stato spodestato dopo la ribellione che è seguita alla scoperta, resa di dominio pubblico da un gruppo di avventurieri e patrioti, che Ramenhotep XXIV fosse controllato da un enorme mostro ragno intelligente.


Diplomatico glantriano accusato di strage

Degli ambasciatori dei Principati di Glantri sono rimasti coinvolti in un gravissimo incidente a Sundsvall, capitale dell’Impero Alphatiano. I diplomatici erano in missione da parte del principe Etienne d’Ambreville per portare documenti che potessero portare ad una risoluzione delle tensioni avute negli ultimi mesi tra le due nazioni. Ancora prima che potessero giungere a palazzo, nella locanda dove alloggiavano i glantriani, il capo della delegazione è stato accostato da un nobile del posto che, secondo testimoni oculari, ha prima insultato l’uomo per poi sfidarlo a duello. Il duello, sempre secondo le stesse fonti, è volto rapidamente a favore dell’alphatiano, fino a quando il suo avversario ha fatto uso di un incantesimo sconosciuto che ha ucciso lui e altre decine di persone tra i presenti all’esterno. Il corpo del nobile, il primo a essere stato colpito, non è stato ritrovato. Il capo delegazione è stato tratto in arresto dalla guardia cittadina.

Interrotta l’esplorazione delle “Sale Celesti”

La squadra di archeologi inviata dal Consiglio Interno della Repubblica di Darokin ha dovuto interrompere l’esplorazione della misteriosa miniera scoperta qualche mese fa nelle montagne nel meridione del paese. Gli esperti erano riusciti ad esplorare il primo piano della miniera che si è rivelato essere una città nanica in pieno regola, molto più estesa del previsto, e con forti indizi che siano veramente le leggendarie Sale Celesti, legate al mito di Loktal Scudodiferro. Purtroppo il complesso si è rivelato infestato da numerosi mostri, tra cui numerosissimi goblin, entrati da chissà dove, e pericolosissimi glaurant, che prima di allora non si erano mai avvistati al di fuori delle Cinque Contee.

Dato il fallimento della spedizione, il Consiglio Interno sta vagliando l’idea di emettere un bando promettente una ricompensa per persone volenterose che volessero esplorare la città sotterranea per conto della Repubblica.

venerdì 2 giugno 2023

Mystara News: Autunno 1004DI

 

Sventato attentato alla vita del Re di Alfheim

Durante una battuta di caccia lanciata per sgominare dei mostri fuggiti da Arbusto Spinoso degli assassini hanno tentato di uccidere re Doriath Earendyl. Arbusto Spinoso è una delle zone più pericolose della foresta di Canolbarth, dove i residui più turpi della magia che permea il luogo si accumulano e permettono il proliferare di mostruosità. La guardia sorveglia attentamente il luogo, ma ogni tanto qualcosa riesce a fuggire ed è necessario indire una grande caccia, alla quale possono partecipare anche comuni cittadini e stranieri di buona volontà. Il re stava partecipando alla caccia, come suo solito da passato avventuriero, quando si è trovato separato dal gruppo della guardie e del generale Gilfronden. Fortunatamente uno dei gruppi di esterni si è imbattuto nel re disperso, trovandolo a terra, ferito, mentre cercava di difendersi dall’assalto di un gruppo di mezzuomini assassini. Il gruppo è riuscito a sconfiggere gli assalitori. I sopravvissuti sono stati presi in custodia dalla guardia. Re Doriath è risultato avvelenato dai colpi inferti, ma i curatori di corte hanno dichiarato che la tempra del re lo ha protetto dagli effetti più nefasti e che si riprenderà al più presto.

Distruzione meccanica a Casa di Roccia

Un dispositivo creato dagli ingegneri del clan Skarrad a Casa di Roccia é sfuggito al controllo seminando devastazione in varie aree della città. La macchina, lunga 18 metri, a forma di drago e che nei progetti avrebbe dovuto trasportare fino a 12 nani, secondo gli ingegneri responsabili si è inspiegabilmente avviata da sola. E’ stato necessario l’intervento di truppe speciali, fornite di tutti gli ultimi ritrovati tecnologici del clan, per fermare e neutralizzare il “drago meccanico”. Il governatore di Smaggeft ha ringraziato e premiato i coraggiosi nani che hanno salvato la città da ulteriore distruzione. Interrogato sulla motivazione della costruzione di una macchina così letale, il governatore ha dichiarato che è sempre meglio sperimentare, senza attendere che i nemici si presentino.

Proclama Alphatiano

Il Consiglio dei Maghi alphatiani ha redatto un documento scritto e controfirmato dall'Imperatrice Eriadna. Nello scritto, i maghi alphatiani accusano la Grande Scuola di Magia di Glantri di dare rifugio a seguaci degli immortali entropici e di esercitare pratiche arcane proibite e malvagie. Un divertito principe Etienne d'Ambreville, parlando anche a nome degli altri principi glantriani, risponde a stretto giro che non ci sono seguaci di immortali entropici, o di qualsiasi immortale, a Glantri, dato che il regno bandisce i sacerdoti di tutte le filosofie. Inoltre, fa notare d'Ambreville, Glantri non vieta lo studio di nessuna pratica arcana; quindi nel regno non c'è niente che sia "magia proibita". Anche se ci fosse, cosa i maghi glantriani studino è affar loro, e i maghi di Alphatia non hanno certo il diritto di dettare loro ciò che possono e non possono fare. Infine, concludono i glantriani, gli alphatiani possono per favore spiegare di cosa stanno parlando?

Rappresaglia heldannica

Numerosi accampamenti ethengariani, prossimi al confine tra il khanato e i territori heldannici, sono stati vittime di assalti da parte della cavalleria dell’ordine. Le forze heldanniche hanno colpito duramente di sorpresa con la cavalleria pesante, non risparmiando nessuno, nemmeno gli infanti. Konrad Blutfelden, primate del Martello, la divisione militare dell’ordine, ha dichiarato che sia stata una sacrosanta opera di pulizia. “Il khan non ha interesse a tenere a bada i propri criminali e noi non abbiamo paura delle steppe.”


mercoledì 24 maggio 2023

Mystara News: Estate 1004DI

 

Editto degli sceriffi contro i duelli

A stretto giro, ognuna delle cinque contee che formano la nazione halfling, ha promulgato un editto che vieta categoricamente i duelli magici sul proprio territorio. Il provvedimento si è reso necessario dopo i molteplici incidenti seguiti ad un aumento di questa disdicevole pratica, soprattutto tra cittadini stranieri residenti nelle contee. Le trasgressioni saranno disciplinate dai krondar o dai maestri del clan.

Missionari heldannici uccisi a Ethengar

Un nutrito gruppo di missionari dell'ordine dei Cavalieri Heldannici è stato ucciso nel khanato di Ethengar. I missionari, facenti parte del recente impulso dell’ordine di evangelizzazione dei popoli confinanti, erano entrati nei territori del khanato appena una settimana prima. L’ordine dei Cavalieri Heldannici ha chiesto con insistenza spiegazioni. Un portavoce del Khan ha dichiarato che molto probabilmente si è trattato di banditi o umanoidi erranti, che il Khan è dispiaciuto dell’avvenimento e si raccomanda che non si avventuri nelle steppe chi è troppo debole per farlo.

Gli ethengariani sono una popolazione molto religiosa. Il credo principale è una religione sciamanica che si fonda sulla venerazione dei potenti spiriti che abitano la regione. Tuttavia si tratta di una religione inclusiva, che rispetta gli altri immortali.  

Misteriosa scoperta a Darokin

I lavoratori di una colonia mineraria nelle terre di confine darokiniane, nelle montagne Cruth a sud di Dolos, sono incappati in un’inaspettata scoperta. Durante l’esplorazione di una piccola vallata, scavando hanno rivelato quella che sembra essere parte di un ampio portale inciso di rune. Leggende locali narrano di una ricca città di nani, nota come “Le Sale Celesti”, ma si è sempre pensato che fossero poco più che favole, considerato quanto siano rare le comunità naniche al di fuori di Casa di Roccia. Il magistrato ha fatto evacuare l’area e richiesto saggi ed esperti dalla capitale per capire di più da questo ritrovamento. 

Le Gilde di Minrothad si appellano a Thincol I

Le gilde commerciali delle isole di Minrothad hanno inviato un formale reclamo all'imperatore di Thyatis. Affermano che le proprie attività siano da mesi ostacolate da uno zelo eccessivo della marina e della dogana imperiale. Un atteggiamento che è stato riportato anche da altre disparate fonti aventi a che fare con le autorità imperiali, sia per mare che per terra..

L'imperatore ha risposto che le gilde possono ben sopportare qualche controllo in più, visti i lauti guadagni che il commercio con l'impero gli concede.