giovedì 9 ottobre 2008

Primo imperialismo karameikota


Data: Klarmont(?) - Felmont(?) 999DI
Fonte: X1, L'Isola del Terrore
Antefatto: tornato a casa con tutti gli onori del suo diploma glantriano nuovo di pacca, Aleksiev comincia a pensare alla prossima mossa della sua carriera magica.
Motivazione: francamente non ricordo una motivazione precisa. Credo che all'epoca venisse considerato un passaggio inevitabile quello del viaggio verso l'Isola del Terrore ad un certo livello. L'analogo ruolistico della vacanza dopo l'esame di maturità, insomma. Difatti il modulo X1 era già stato giocato da me, con il mio precedente gruppo delle medie, senza concluderlo, e anche da Marco, che ne giocò una parte fondamentalmente sconvolta dal suo master precedente. Comunque sia, il gruppo scelse senza neanche troppi dubbi di partire alla volta della famigerata isola. Il loro obiettivo, considerando i mezzi a loro disposizione per tramite di Aleksiev, questa volta però non è la semplice esplorazione, ma una vera è propria conquista a scopo colonizzazione.
Svolgimento: Aleksiev spiega il piano al duca Stefano, il quale incomprensibilmente valuta il piano fattibile (com'ero naive un tempo...) e concede tre (o erano 5?) navi con relativo equipaggio al figlio.
La difficoltà dell'impresa, e nella vita reale l'allargarsi delle amicizie, richiese l'introduzione di due nuovi membri nel gruppo: la sacerdotessa Arcadia della chiesa di Karameikos e il nano Gord Spaccascudo. Con questa nuova formazione i nostri eroi, dopo un certo numero di preparativi, salpano alla volta dell'arcipelago di Thanegioth.
Il lunghissimo viaggo in mare procede all'inizio senza intoppi. La spedizione si concede anche una sosta a Ierendi per rifornimenti e relax (mi ero appena comprato l'atlante). Le cose cominciano a prendere una strana piega qualche giorno dopo, a sud del territorio ierendiano, in pieno mare aperto. Il principe, coadiuvato il più delle volte dal Thug, si lascia andare ad un comando oppressivo e dittatoriale, con pesanti punizioni corporali e sevizie per chiunque disobbedisca i suoi ordini o semplicemente lo indispettisca. Gli ufficiali della marina, esterefatti, provano a far ragionare Aleksiev, ma lo sforzo appare vano, quindi alcuni di loro, guidati dal capitano di una delle navi, pianificano un ammutinamento. Il giorno prefissato, la rivolta scatta, ma viene rapidamente sedata e gli scatenatori isolati. Il capitano ribelle, ferito a morte, giura vendetta maledicendo il principe e poi si getta autonomamente fuori bordo, scomparendo tra i flutti.
Il resto del viaggio, dopo questa dimostrazione di forza, procede senza intoppi e dopo circa venti giorni di navigazione, finalmente, la spedizione avvista l'isola e tocca terra nei pressi del villaggio di Panitube.

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