giovedì 17 novembre 2011

In comunione con gli Dei.


Padre Martius sospiro' di nuovo.

Si era trovato in quella stessa situazione milioni di volte, e del resto era qualcosa che capiva perfettamente. I lunghi anni passati in preghiera, in meditazione, in comunione profonda con gli Dei non avevano cancellato la memoria di come erano stati la sua mente ed il suo cuore prima di essere illuminati dalla Divina Grazia. Sapeva che alcune cose, anche se semplici, non erano di facile comprensione per chi non sapeva e non sentiva.

"No, Barone, non ho detto questo."

"Padre, allora mi ripeta le parole esatte..."

Eccoci al punto, di nuovo ed ancora.

Come fare a spiegare la comunione con il divino, come tradurre in parole quella semplice sensazione, chiara come il sole eppure effimera come la luce, che rappresenta l'intima conoscenza della verità, che seppure palese sfugge ad ogni tentativo di essere inquadrata concettualmente? La sensazione e' qualcosa di forte, ma vaga allo stesso tempo.

Era chiaro al sacerdote che qualcosa non quadrava. Da quando il Mastro Nano era entrato nel suo studio aveva iniziato a sentire quel solletico al cuore, e quella sensazione che la sua esistenza stesse nuovamente per passare vicino alle strade degli Dei era tornata a farsi viva e forte. Ed ora, quel furto. Piccolo, certo, ma questo non l'avrebbe mai detto al mezzuomo... Piccolo, eppure evidentemente legato agli eventi che iniziavano a dipanarsi di fronte a lui.

La domanda era forte: questo Re dei Ladri, questo Scintilla... Che parte aveva lui sulla scacchiera della partita? Era un pezzo avversario? Un alleato? A volte le prime impressioni possono ingannare, e Martius sapeva bene che persino Asterius ha spesso simpatia dei ladri: anche se i libri del suo credo evitavano il discorso con attenzione, aveva viaggiato e visto abbastanza per capire che le vie degli Dei sono imperscrutabili, e che gli eventi a cui una strada conduce sono molto oltre la linea dell'orizzonte degli eventi visibile ad un mortale per essere compresi con la mente... Ma il cuore di colui che e' ben guidato e si affida corpo e anima, sente quello che deve sentire. E lui, ora, sentiva che in quel ladro c'era qualcosa che gli stava sfuggendo.

Ed era per questo che aveva scelto di dedicare un momento alla comunione con gli Dei, per lasciare che la Bianca Luce illuminasse la sua mente ed il suo cuore, e gli facesse... sentire dove il giusto aveva deciso di risiedere, quale strada sarebbe stata quella conveniente per assecondare il volere degli Dei a lui cari. E la Luce venne.

Tuttavia, la Luce e' solo consapevolezza di una vaga direzione. La Luce illumina la strada di chi vi si affida, ma non compie i passi per lui. La Fede viene sempre messa a dura prova in ogni azione, in ogni momento, ed e' con la Fede che il cammino indicato si apre pian piano. E la Luce aveva illuminato diversamente da come si aspettava quella figura ammantata di oscuri interrogativi che era stata, fino a quel momento, il Re dei Ladri. E la Luce aveva… chiesto aiuto, a modo suo. 

Ma come esattamente, e per cosa di preciso… Non era certo questo il livello degli interrogativi che questa consapevolezza dipanava. E non era questa l'utilità per l'uomo di fede che deve compiere i suoi passi con il cuore forte. La luce indica il cammino, per permettere al vero fedele di camminare e rafforzarsi lungo la strada. Il cammino stesso e' lo scopo, non la meta finale e a volte nemmeno il suo raggiungimento.

Eccoci dunque al punto, di nuovo ed ancora... Quali sono dunque le parole esatte che loro si aspettano di udire?

"Barone, e' solo la mia interpretazione, ed intendo dire che..."

3 commenti:

Ulrim ha detto...

:)

purtroppo la lontananza e il mezzo che usiamo non ci aiuta a sufficienza a comprenderci ;)

martius ha cercato aiuto nella fede, ha avuto delle risposte e le ha interpretate. Poi ha deciso di comunicarci la sua interpretazione...

La posizione di frollo è semplice:
martius, persona di cui generalmente tende a fidarsi, ha fatto intendere che secondo le sue interpretazioni, le divinità non vogliono che ostacoliamo Scintilla anzi che lo aiutiamo, al limite.
E non nei singoli furti ma in un discorso più generale e ampio.
Cosa vuol dire? non lo so, ma mi fido di Martius e del suo ruolo di tramite divino.
Non posso sapere se Scintilla ci considera suoi alleati, nemici o solo simboli da colpire... non so se ci vede come attori nello scacchiere (per noi ancora oscuro)
Però se il nostro sacerdote di fiducia interpreta le parole delle nostre divinità di fiducia :P in un certo modo... allora scelgo un modo per comunicare con Scintilla senza dare per scontato che chiederà il nostro aiuto.

E' più chiaro cosi? :)

Kelpie Malefico ha detto...

Ah che bello il sapore di un sidro stagionato dopo un'intera mattinata a battere la lama di una spada in fieri...

Ulrim ha detto...

non era sidro....


:D