domenica 20 novembre 2011

Intermezzo - Uno sporco affare


Ci mise un po' a mettere a fuoco la realtà. Samuel Phasellus si raddrizzò al punto di stare seduto sul suo scarno giaciglio di paglia. Porto le mani al volto e si stropicciò gli occhi. Solo una pallida luce filtrava dagli stipiti della finestra. Il sole doveva essere tutt'altro che alto. Nel frattempo la porta continuava ad essere tempestata di colpi a ritmi irregolari. Si alzò emettendo un grugnito di rassegnazione e andò ad aprire.
-Alla buon ora! Stavo per chiamare i becchini!- L'apostrofò la solita dura smorfia del capitano Venation.
-Buongiorno anche te, capo.- Riuscì ad articolare con la bocca ancora impastata dal sonno. -Che succede?-
-Rogne. Vestiti.-

Fosse stato per lui non avrebbero preso la biga. La distanza non era eccessiva e si potevano tranquillamente risparmiare tutto il rumore, considerata anche l'ora. Tuttavia, Venation ne andava pazzo. Per lui era come un'estensione del proprio corpo. Samuel aveva provato a farlo desistere, ogni tanto, ma era stato inutile e alla fine si era fatto l'idea che per lui, quel mezzo e tutto il trambusto che poteva generare in una città come questa, erano una presentazione personale.
Il posto era un crocevia tra due strade principali del quartiere vecchio. "Strade principali", come aveva imparato ben presto, era un eufemismo per "vicoli più larghi" in quel quartiere, e queste non facevano differenza. Il cadavere stava riverso sul ciglio di una piccola fontana incastonata in uno degli angoli degli edifici sull'incrocio. L'acqua strabordante dalla vasca portava con se filamenti carmini di sangue per la strada. Accanto al cadavere, nella sua classica posa di ostentata spavalderia, stava il sergente Carolingus, stranamente in abiti civili.
-Per la miseria! Potevate almeno tirarlo fuori dalla fontana!- Fu la prima cosa che disse Venation scendendo dalla biga.
-L'avrei fatto, capo. Ma poi quello avrebbe fatto un casino.- Rispose Carolingus. Dove "quello" era inteso essere Samuel. Tra i due non correvano particolari simpatie.
-Bisogna evitare di modificare la scena del crimine per poter capire cosa è successo.- Aggiunse Samuel, giusto dietro il capitano.
-E' un'altra di quelle cose da frocetti che facevi a La Soglia?- Chiese Venation senza distogliere lo sguardo dal corpo.
-Sì.-
-Beh, siamo in tre. Ce lo ricordiamo.- Disse il capitano assestando un singolo calcione al cadavere e facendolo ruzzolare a faccia in sù sul terreno. Carolingus fece un balzo indietro per evitarlo ma allo stesso tempo sembrava divertito dalla svolta impressa dal proprio superiore. Samuel alzò gli occhi al cielo. In qualche modo, se lo aspettava. Concluse che era meglio lasciar perdere e andare al sodo.
-Chi l'ha trovato?- Chiese.
-Io e Kris. Rientravamo dalla taverna. Il caporale Skeltoron abita qua dietro.- Gli disse Carolingus.
-Rientravate a quest'ora?- Fece Samuel interdetto.
-Che c'è di strano?- Disse con noncuranza. -Una tranquilla serata in taverna. Un paio di pinte, qualche stuzzichino. Stavamo al Lupo Bianco, qua dietro. Capo, c'era quella Iolanda che cantava. Ragazza di classe. Gli vorrei imparare io un paio di canzoni...-
-Insegnare.- Lo corresse Samuel.
-See, quello. Comunque da lei mi farei capire.- Ribattè sardonico Carolingus.
-Siamo tutti contenti che ti ricordi ancora come si fa, Ray, ma stammi sul dannato pezzo.- Tagliò corto il capitano. -Kris, dov'è?-
-In quel vicolo laggiù. Non si può dire che abbia una resistenza nanesca alla birra...-
Nel frattempo Samuel si era chinato sul cadavere. Si cercò addosso per qualcosa che potesse usare per scostare le vesti del corpo senza lasciare tracce. "Che sto facendo?" pensò sconsolato, e quindi prese a frugarlo con le mani.
-Hei...- A qualche metro da loro apparve il caporale Skeltoron, anche lui in borghese. Avanzava lentamente, una mano sullo stomaco ed una vicina alla bocca. Il colorito verdognolo della sua faccia valeva più di mille parole sul suo stato attuale.
-Tutto a posto, amico?- Gli chiese Carolingus
-Deve avermi fatto male la zuppa di pollo.-
-Capo, guarda qui.- Samuel allungò una mano verso Venation. Teneva un tassello di legno.
-Cos'è quello?- Chiese il caporale Skeltoron. Sul tassello era incisa una corona a quattro punte.
-Che mi prenda Thanatos! Non pensavo ne avrei mai visto uno.- Esclamò Venation.
-Sembra simile a quello che aveva la vittima al cantiere Grandepiatto.- Disse Samuel.
-E' peggio. Quel pezzo di legno significa che questo povero sfigato è uno dei fottuti principi dei dannati ladri.-
Dall'altra parte della strada due persiane si aprirono con un distinto cigolio spinta da una vecchia.
-Forse, se siamo fortunati, la signora ha visto qualcosa...- Disse Samuel rialzandosi.
La vecchia sembrò per un momento colta di sorpresa alla vista delle loro divise, poi si adirò in volto e urlò tra i suoi pochi denti in uno stentato thyatiano.
-Bastardi! Tornati per finire lavoro, eh? Io no paura di voi!-
-Oh, vecchia megera! Hai le traveggole? Siamo guardie.- Non perse l'occasione di rimbrottarla subito Venation.
-So' chi siete. Bastardi! Visto voi uccidere ragazzo!- Si aprì lo spiraglio di una porta più giù, nel mentre, da cui un'altra donna osservava la scena.
-Che blateri, strega! Era già così quando siamo arrivati!- Altre persiane si aprirono. Samuel sentì su di sè parecchi occhi, i quali probabilmente erano lì da molto prima che la vecchia cominciasse la sua scenata.
-Cani thyatiani! Vi abbiamo visto, a voi guardie, prendere in cinque quel povero ragazzo e massacrarlo di botte.- Disse una voce maschile di indefinibile provenienza.
-Perchè non vieni qui a dirmele di persona, cuor di leone? Magari ti faccio sputare i denti che mancano alla strega qua davanti.-
-Capo, non mi piace come si stanno mettendo le cose. Forse è il caso di andarsene.- Suggerì Samuel mettendogli una mano sulla spalla. Venation stava per rispondere qualcosa quando venne mancato da qualcosa ad un palmo dal suo orecchio. Un pomodoro maturo si spiaccicò più avanti. Dall'altro lato della strada si vedevano raggrupparsi dei ragazzi con le mani piene di ortaggi.
-Questa giustizia di Duca! Uccidere gente solo perchè rubato a ricco?- Rincarò un'altra voce, seguita da altre esclamazioni in traladarano. L'atmosfera si stava palpabilmente scaldando.
-Capo, Phasellus ha ragione. Magari torniamo con rinforzi.- Disse quasi implorando il caporale Skeltoron.
-Che c'è, Kris? Hai paura che ti faccia male pure la verdura?- Lo canzonò con asprezza il capitano.
-Non hanno solo la verdura...- Disse Samuel indicando la vecchia della finestra di fronte che era improvvisamente riapparsa brandendo un secchio di legno abbastanza capiente.
-Merda!- Comprese il capitano, e corsero tutti verso la biga. L'idea della vecchia sembrò attecchire spontaneamente, poichè cominciariono a volare escrementi al loro indirizzo da più parti. Si accalcarono meglio che poterono sulla biga, troppo stretta per quattro persone, e Venation spronò i cavalli con una tale violenza che, sempre sotto l'irregolare pioggia di liquami dalle finestre, partirono con uno strappo, malgrado gli animali non si aspettassero il peso in eccesso. Un gruppo di cittadini furiosi stavano disponendosi davanti a loro per bloccargli la fuga, ma l'inerzia in eccesso del veicolo fu provvidenziale. Sfrecciarono in mezzo a loro, lasciandosi alle spalle.

-Questa storia puzza.- Disse Samuel cercando di riprendere il filo del discorso sulla biga in corsa, ora che erano distanti e il pericolo sembrava scampato.
-Lo credo. Hanno smerdato la mia biga.- Rispose Venation, rosso in volto e redini in mano.
-No, capo. Non quadra nulla. Erano convinti che lo avessimo ucciso noi o qualcuno di noi.-
-Ci sono un sacco di figli di puttana nella guardia Phorsis. Non sono tutti ligi come me.-
Samuel non potè fare a meno di innarcare un sopracciglio. -E sono anche stupidi? Perchè uccidere un principe dei ladri? L'avessero arrestato li avrebbero come minimo promossi.-
-L'oro fa fare molte strane cose.-
-Ma non ti obbliga a farle davanti a tutti. L'hanno ucciso in maniera plateale in un punto visibilissimo quando c'era un vicolo isolato a poca distanza.-
Il capitano Venation guardava fisso davanti a sè.
-Capo, mi stai ascoltando?-
-Hanno. Smerdato. La mia. Biga.-

3 commenti:

Ulrim ha detto...

non so perchè ma tutto ciò non mi piace!!!
l'uccello padulo si sta abbassando altezza culi nostri :(

Kelpie Malefico ha detto...

Clap Clap
un applauso a Diego per il pezzo

@Ulrim ricorda sempre: il Padulo parte dalle vette, scende rapidamente in picchiata e risale dal basso...
...
...
e purtroppo mi sa che te sei il primo che incontra :D

Ulrim ha detto...

la smetti di spompinare il master? :P

C'e' un padulo che ti aspetta