sabato 13 settembre 2008

Le Memorie di Padre Martius - Il salvataggio / 1

[...]

Di fronte al Tempio i sacerdoti avevano eretto diverse barriere di martelli. Conoscevo bene quell'incantesimo, e gli Dei non lo concedono certo a dei novizi. Li per li questa piccola rivelazione colpi' il mio cuore, ma la fede mi venne in aiuto come sempre: Vanya tocco' ancora il mio cuore e il coraggio torno' in me.

Mi guardai attorno. I barbari non erano preparati a quel tipo di magie, e seppure in gran sovrannumero, erano in una situazione di stallo. Mio fratello, o Henadin, con tutta la sua forza non poteva fare molto. Da est arrivavano degli spettri, e sapevo che venivano dal Palazzo, dove eravamo gia' stati. Avevo poco tempo e dovevo smuovere la situazione.

Feci la cosa che mi sembro' piu' saggia: pregai Vanya, e con tutta la forza che potei mettere, invocai la dissoluzione della parte centrale delle barriere. Subito essa si dissolse, e i barbari non persero tempo: come uno sciame di locuste, invasero il sagrato del Tempio, mietendo vittime.

Ma ora c'era la parte piu' difficile. Mi sollevai in volo, verso est. Rimanendo fuori dalla vista, attesi che gli spettri iniziassero a comparire da sopra i palazzi che circondavano la piazza. Sapevo cosa stavo rischiando, quegli Spettri non erano certo nemici da poco. Potevo perdere in un solo tocco tutta la mia energia vitale, e morire molto facilmente. Ancora una volta mi aggrappai alla mia fede, e mormorai una silenziosa preghiera a Vanya, per farmi dare ancora coraggio.

Eccoli, i primi. Mormorai le parole dell'incantesimo, che divennero un urlo mentre salivo per andargli incontro. Erano venti, forse piu', ma non mi importava. Ormai dovevo giocare il tutto per tutto, ed ero l'unico a poter difendere la battaglia da quella minaccia... O cosi' credevo.

Il potere dell'incantesimo distrusse gran parte degli Spettri, e mise i pochi rimasti in fuga, ma quella era solo l'avanguardia del folto gruppo, che improvvisamente si diresse verso di me. E con la coda dell'occhio, vidi.

Massimo stava guidando i suoi verso l'entrata del tempio, falciando numerosi sacerdoti ad ogni singolo fendente della sua enorme spada, ma nelle retrovie la malefica magia dei sacerdoti di Idris stava preparando qualcosa di brutto per lui... I corpi dei suoi compagni, magicamente e maledettamente animati, iniziavano a rialzarsi. E li, Massimo fece qualcosa che mi fece comprendere la natura del cambiamento che l'aveva travolto. Alzo' la spada, e una enorme luce si propago' da essa, investendo e distruggendo gli Scheletri e gli Zombie animati. Eccola, la natura di quella meraviglia divina. Egli era ancora un Paladino, un protettore della Luce, devoto agli Dei benevoli.

Decisi che quell'insperato aiuto poteva rivelarsi decisivo contro gli spettri, e volai verso di lui per unire le nostre forze. Avevo appena iniziato a spostarmi, quando una enorme e fragorosa esplosione risuono nel tempio, facendo saltare le porte e schiacciando le ultime difese dei sacerdoti sotto il loro stesso peso. Gli ultimi rimasti del culto iniziarono a scappare via, inseguiti da una massa di barbari ululanti. Atterrai vicino a Massimo, o Henadin... Non lo sapevo, ma non mi importava, e gli indicai gli spettri. Alzando di nuovo la spada verso di loro, il potere degli Dei si manifesto' ancora, e li scaccio'.

Velocemente, mi resi conto che il potere era simile a quello di mio fratello, in grado di scacciare quei pericolosi spettri ma non di distruggerli, o cosi' sembrava. Tuttavia, questo nuovo potere poteva essere utile contro il Signore delle Ombre, ora che il confronto finale era soltanto a pochi passi.

Mentre soccorrevo il Barone, vittima di un incantesimo di paralisi, vidi il Principe avvicinarsi con Natiel l'elfa sul tappeto volante. Dopo una brevissima consultazione, decidemmo di avviarci verso il palazzo il piu' velocemente possibile, anche a costo di non portare con noi tutti i barbari, ormai sparsi nella piazza e nel tempio. Non sono mai stato sicuro di quella decisione, i barbari erano una forza da sfruttare ma ci avrebbero rallentato, e non c'era tempo. E un altro pensiero si affaccio' alla mia mente molto presto: non si erano ancora visti gli elfi di Wendar... Forse erano ancora in viaggio, o forse gli elfi della vicina foresta avevano fallito nel coprire la loro salita nell'altopiano... Ma era inutile pensarci ora. Mormorando una preghiera a Vanya, pregandola di proteggere e guidare gli Elfi, seguii il tappeto, guardando indietro per assicurarmi che Massimo ci stesse a sua volta seguendo, in direzione del palazzo, e degli spettri rimanenti.

3 commenti:

lifo ha detto...

Bene!
Molto Bene!
Ringrazio St0rM per questo primo, e spero non ultimo, contributo.
Ne approfitto per chiedere un po' d'attenzione con i tag. Cerchiamo di mantenerli coerenti.
Per esempio già ho visto che avete sdoppiato quello sull'arco storico ("Signore delle Ombre" e "Il Signore delle Ombre") e mentre St0rM ha messo il tag del suo PG con la maiuscola, Ulrim l'ha fatto senza.
Fate tesoro della funziona di autocompletamento del form d'inserimento post, è molto utile.

E dopo questa pignolata nerd, me ne vado ad aggiungere un post di risorse.
Poi non dite che non vi penso. ;)

Ulrim ha detto...

Grande Storm!!!

per quanto riguarda il discorso etichette, cambiamone una per uno, io metto l'iniziale maiuscole e tu l'articolo davanti al nome del nostro attuale spauracchio :)

Gli elfi invece me li ero totalmente dimenticati... (cosa che sperò non si ripeta in futuro quando potremo contare su questo luogo dove rintracciare gli ultimi eventi del gruppo)
Se non ricordo male con gli elfi di wendar avevamo un accordo di questo tipo: noi cerchiamo di interrompere il rituale e vi facilitiamo l'ingresso nell'altopiano, voi sbrigate ad arrivare :)

sbaglio?

Anonimo ha detto...

Non sbagli... Ma per essere precisi non era un accordo, era una preghiera... Potrebbero anche non essere mai partiti.

Correggo i tag =)