martedì 11 gennaio 2022

Alla Fiera di Glantri City, per due soldi… (o terzo periodo glantriano)

 

Data di gioco: Eirmont [11] 1000 DI

Data reale: 1994

Fonte: NA

Formazioni: 3.2

Antefatto: la vicenda Gargantua ha segnato profondamente sia i personaggi che i giocatori. Specularum continua a essere un posto dove farsi vedere il meno possibile per Aleksiev, che verrebbe bersagliato dal combinato delle responsabilità di principe e dai tentativi dei vari saggi, spesso ecclesiastici, di trovare una soluzione alla sua condizione.

Motivazione: recuperare le forze e rimpolpare i propri arsenali di oggetti arcani.

Svolgimento: non c’è moltissimo da dire su questo periodo interlocutorio. Forse anche perché non c’è moltissimo che sia rimasto da ricordare. Temo che questo della memoria balenga sia diventato il trito leitmotiv di queste cronache storiche. 

Si cominciano a perdere pezzi nel gruppo. Arcadia abbandona. Nel frattempo il capitano della guardia elfica torna alle sue mansioni e viene sostituito dalla ladra Glayenar.

I personaggi provano a ricomprarsi il possibile del maltolto dal mago Gargantua. Per quanto siano facoltosi, però, riescono solo a trovare determinati pezzi. Aleksiev, trova conforto comprando di tutto e di più da Safarà. Figli di questa frenesia da acquisti saranno oggetti prossimi ad entrare nel mito e che dimostrano quanto avessi poco imparato la lezione di andarci piano con le elargizioni magiche:

  • Il Baule del Mistero: una volta al giorno, aprendo il baule, esce una cosa a caso. E quando dico a caso, intendo veramente a caso. Tiravo a caso il manuale e la pagina, poi leggevo cosa c’era di compatibile e lo facevo uscire dal baule.
  • La Porta sull’Infinito: uno stipite con tanto di porta, quindi parecchio ingombrante, che quando aperto dava accesso ad un posto a caso, scelto con le stesse modalità del baule.

Lo shopping però non sortisce l’effetto che di solito ha nelle commedie rosa. Rimangono forti tensioni all’interno del gruppo. Soprattutto - quanno te sbaji? - tra Frollo e Aleksiev, ormai stabilmente frenemies. Le motivazioni erano già allora quelle che riverberano nelle diatribe odierne: l’atteggiamento pianificatore/paranoico di Frollo contrapposto a quello impulsivo/avventuroso del principe.

Durante un alterco particolarmente duro tra i due, l’halfling decide di abbandonare l’ambasciata e il gruppo insieme a Glayenar. Immaginate quindi lo stupore degli altri quando il giorno dopo se lo trovano in gabbia al mercato all’aperto della città, senza un dito, parecchi brandelli di epidermide, pronto ad essere venduto al migliore offerente. Quel che era accaduto è che la notte prima, tra le strade di Glantri City, qualcuno avesse visto oltre l’illusione del suo anello, e valutando il valore di un halfling, l’avesse catturato con successo senza che Glayenar potesse fare alcunché per aiutarlo. Il principe Aleksiev, malgrado i toni con cui si fossero separati, corre in soccorso del suo basso compagno, è si offre di acquistarlo. Ma c’è un imprevisto, sir Henri d’Amberville è presente e non intende farsi sfuggire un così bell’esemplare per i suoi esperimenti (o forse voleva donarlo a tranci a donna Carmina. Vai a sapere). Parte un’asta furiosa tra Aleksiev e d’Amberville. Alla fine il principe la spunta per la cifra mostruosa - di cui non sono sicurissimo - di 200.000 mo… di Frollo, ovviamente, che non può far altro che pagare. Per aggiungere il danno alla beffa, al malcapitato mezzuomo viene anche proposto di sostituire il dito mancante con un’occhio di malfera, mitico ingrediente ristagnante nell’equipaggiamento del principe.

I lazzi han, però, vita breve. Morphail si fa di nuovo vivo con Aleksiev. Il fallimento con Gargantua non è un problema. Sapeva fosse un’impresa quasi impossibile. Ora ha un nuovo compito per lui: eliminare il padre Stefan e diventare il prossimo arciduca di Karameikos.

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