giovedì 6 gennaio 2022

Io Non Bevo Mai… Vino (o secondo periodo glantriano)


Data di gioco: Eirmont [11] 999 DI - Nuwmont [1] 1000 DI

Data reale: 1993

Fonte: NA

Formazioni: 2.0, 2.1

Antefatto: il gruppo prima di rientrare a Karameikos esplora il castello di Igor e l’altopiano. Se il castello riserva poche sorprese, oltre ai danni della battaglia, i sotterranei che portano all’interno dell’altopiano sono un’altra storia. Sì, ci sono innumerevoli non-morti che ormai senza padrone vagano senza una meta, ma c’è anche una stanza del tesoro. 

L’unico problema è il Beholder a guardia. Il gruppo congegna un piano: Frollo entrerà, si avvicinerà invisibile alle spalle del Beholder e lo coprirà con una grossa coperta, rendendo il suo occhio anti-magia innocuo. Il piano sembra funzionare, e l’halfling comincia a legnare di buona lena il mostro. Purtroppo la foga è tale che i suoi stessi colpi tirano via la coperta. Il Beholder, molto irritato, decide di usare le misure drastiche, chiude l’occhio centrale e lascia partire un raggio disintegrante che… prontamente disintegra lui stesso. Frollo indossava alcuni anelli non identificati, trovati tempo addietro, ed era ignaro che uno fosse un anello Rifletti Incantesimi (che ho appena scoperto in questo momento che sui poteri dei mostri non funziona. Ok, un po’ tardi per rimangiarselo ^__^). 

Risolto l’ostacolo Beholder, i nostri eroi aprono la camera del tesoro, nel quale trovano, oltre ad un nutrito numero di oggetti magici, un milione di monete d’oro.

Motivazione: ormai oscenamente ricchi, i personaggi decidono di seguire il principe Aleksiev a Glantri City per godersi la vita e fare un po’ di compra-vendita di oggetti magici.

Svolgimento: dopo un ultimo bizzarro avvenimento - un drago verde enorme errante che viene reso innocuo da un Demenza Precoce (TS 3, risultato 2) - il gruppo s’imbarca per tornare a casa. Il viaggio di ritorno è privo di sorprese se non per l’eventuale, e questa volta più abbordabile, incontro casuale.

Francamente mi pare di ricordare che i PG deceduti fossero stati resuscitati sull’isola, ma non credo fosse possibile al loro livello. Forse delle pergamene? Comunque sia, il nano Gord ha una brutta sorpresa al suo rientro tra le schiere dei vivi: i rospi giganti del fossato gli hanno mangiato una gamba. Tuttavia non si perde d’animo, come conviene ad un popolo alacre e determinato come quello nanesco, e si confeziona una gamba di legno da una gamba di un tavolino limitrofo.

Informata la famiglia ducale del successo della spedizione e terminati tutti i preparativi, al fine il gruppo si mette in viaggio. Ancora terrestre, credo, sempre per il fatto che non avessero ancora le capacità per teleportarsi. Per aggirare i controlli delle frontiere glantriane, dove i sacerdoti non possono entrare e nani e halfling sono considerati rara merce da sperimentazione, il gruppo sceglie una strategia mista. Arcadia semplicemente nasconde i suoi effetti sacri, Frollo sfrutta il potere di un anello che lo fa apparire come un elfo biondo, mentre Gord si fa trasportare dentro una gabbia.

I giorni a Glantri passano sereni, tranne che per l’ambasciatore Torenescu, che ancora una volta si trova a dover sopportare le versione fantasy di Animal House. Probabilmente in questo frangente, o in uno simile, che Aleksiev, sempre con la trasgressione nel cuore, decide di acquistare un orchetto e farne suo personale accompagnatore. E’ il personaggio orchetto dal nome dimenticato di Simone. La formazione passa alla 2.1.

E’ anche durante questo periodo, che scimmiottando le letture di Dylan Dog, i personaggi si affezionarono, al suggerito e prontamente materializzato da GM, bazar Safarà. Luogo di rarità magiche e altre specialità esoteriche, ma del quale diventa punto forte per tutti il cesto con gli oggetti scrausi fatti per esercizio dagli studenti della scuola di magia. Roba come anelli della levitazione a 20cm, bastoni che creano unicamente una copia di loro stessi, pozioni dell’invisibilità da fermo e così via. Inutile aggiungere che molti di questi oggetti da due lire, si riveleranno in future occasioni delle vere svolte.

Arriva quindi la notte dell’ultimo dell’anno e il gruppo festeggia l’inizio del nuovo millennio tra le mille luci, magiche e non, di Glantri City e dei suoi festosi canali congelati. Si comincia a pensare a quale sarà il prossimo passo, ma prima di tutto Aleksiev ha un compito da portare a termine. Le frequentazioni dell’alta società glantriana lo hanno messo nel mirino di alcuni reclutatori delle arti segrete, con addirittura uno scambio con milady Carlotina Erewan. Ma la volontà di Aleksiev è altrove. La necromanzia è ciò che lo attira, e molto di più che per una semplice passione o carriera. Ha visto quello che Igor il nosferatu poteva fare e brama quel potere. Viaggia quindi fino in Boldavia e va a portare di persona la notizia della morte di Igor al principe suo fratello maggiore, con i non secondari fini di scoprire come entrare nel circolo dei necromanti, di cui aveva scoperto qualcosa, e, ancora più importante, farsi tramutare in nosferatu. Morphail accoglie Aleksiev, e rivela di essere, sì addolorato per la scomparsa del fratello, ma grato qualcuno abbia posto fine alla minaccia di quell’insensata vendetta che altrimenti si sarebbe scatenata sul suo regno. E su questo slancio di gratitudine, ipnotizza Aleksiev e lo tramuta in nosferatu.

 

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